1884-1890 Prima Commissione e Primo Statuto

Siamo arrivati al periodo dell’unione d’Italia lasciandoci alle spalle il Granduca di Toscana e di conseguenza le regole e le leggi cambiarono divenendo sempre più moderne.
Anche per i Beni Comuni si sente forse il bisogno di cambiamenti e aggiornamenti alle leggi del periodo. Cosicché nel 1884 il 12 di Ottobre si costituisce, se cosi si può chiamare, la prima Commissione formata da due persone, elette dal popolo di Levigliani, per amministrare nell’interesse comune i detti Beni. Vennero eletti Agostino fu Alessio Neri e Lorenzo fu Batt. Barsottini entrambi comproprietari dei Beni Comuni e abitanti a Levigliani.

Una svolta radicale dei Beni Comuni si ha quando alla fine del 19° secolo si arriva alla stipula di uno statuto che possa dare più forza e vigore ai Beni Comuni.
Con atto del 13/04/1890 rogato dal notaio Castellacci, sulla base del Codice Civile del periodo e rispettando le regole degli atti notarili Mini e Falchi degli anni 1794 e 1795, si arrivò all’istituzione dello statuto.

Tale statuto, che in buona parte differisce dallo Statuto attuale, prevedeva la costituzione di una commissione, che rimaneva in carica per un periodo di tre anni, con l’incarico di amministrare i detti Beni.

Negli anni successivi fu necessario comunque rivedere alcuni articoli di detto statuto, perché non in grado di soddisfare le necessità del momento.

 

Con atto del 15/09/1901 del notaio Rey e con atto del 19/10/1902 del notaio Castellacci, si vennero a modificare gli articoli 8 e 14 di tale statuto.

 

Gli articoli modificati danno pieno potere alla commissione di stipulare eventuali contratti con società interessate all’estrazione e coltivazione di eventuali cave di marmo e miniere che si trovassero sui terreni dei Beni Comuni.